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1990 |
Nel 1990 il VFS diviene ufficialmente Associazione Culturale “Veneto Fronte Skinheads”, con proprio statuto depositato presso il Tribunale di Roma, ed inizia così ad affrontare in maniera più consistente tutta una serie di attività che la vedranno protagonista nelle varie iniziative di carattere nazionale,
come manifestazioni, presidi, convegni…
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1991 |
Nel settembre del 1991, ai piedi del Monte Grappa, in provincia di Vicenza, il Veneto Fronte Skinheads organizza un campo di tre giorni per la seconda edizione del Ritorno a Camelot.
Tra dibattiti e prospettive socio/politiche, davanti a circa 700 camerati, suonano per la prima volta in Italia gli Skrewdriver.
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1993 |
Nel marzo del 1993 una serie di provvedimenti cautelari (otto mesi) vengono inflitti al Presidente dell’Associazione ad opera della magistratura di Milano.
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1994 |
Nel maggio 1994 il Veneto Fronte Skinheads balza alle cronache nazionali ed internazionali con la manifestazione organizzata a Vicenza contro il totale disinteresse da parte della Magistratura verso una serie di attentati (tra cui alcune bombe) ai danni di esponenti particolarmente esposti dell’Associazione.
Nell’ottobre dello stesso anno, il Presidente dell’Associazione Culturale “Veneto Fronte Skinheads” viene arrestato insieme ad altri sette militanti (tra cui due membri del gruppo musicale Gesta Bellica) con l’accusa di istigazione all’odio razziale su ordine della magistratura di Verona.
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1995 |
Nel 1995 la magistratura di Roma indaga il Presidente del Veneto Fronte Skinheads per apologia di genocidio.
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1996 |
La repressione giudiziaria colpisce costantemente gli aderenti al movimento frenandone molte attività, ma nel luglio del 1996, a Monteviale in provincia di Vicenza, si celebra il decennale del movimento. Un grande spiegamento di forze dell’ordine controlla il luogo mentre sotto il sole cocente e nel caldo afoso dell’asfalto arroventato in quel pomeriggio di luglio, nel centro di Vicenza, Rifondazione Comunista e altre varie sigle affini organizzano una manifestazione antifascista contro l’allarmante “fenomeno dei naziskin”.
Il 12 ottobre 1996 la Procura di Verona spicca quattro mandati di cattura contro la sezione veronese del VFS
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1997 |
Il 14 febbraio 1997 il GUP di Verona emette il decreto che dispone il rinvio a giudizio a carico di 46 imputati presunti appartenenti al VFS
Nel 1997 a Vittorio Veneto i responsabili del Veneto Fronte Skinheads si incontrano per sancire la riorganizzazione l’Associazione, dopo anni di repressione, accanimento giudiziario ed indagini reiterate; ricomincia quindi l’attività politicamente orientata e riprende anche la pubblicazione del periodico “L’Inferocito”.
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1998 |
Il 23 aprile 1998 a Verona ha inizio il processo contro 47 presunti aderenti al Veneto Fronte Skinheads.
Nello stesso anno, dopo la firma dell’accordo sulla nascita dell’€uro, comincia la nostra campagna di denuncia proprio contro la moneta unica europea.
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1999 |
All’inizio del 1999 si intensifica la collaborazione con il Movimento Sociale Fiamma Tricolore.
Nel mese di marzo infatti una folta rappresentanza di aderenti al VFS partecipa a due manifestazioni contro l’immigrazione organizzate proprio dalla Fiamma Tricolore, una a Verona il 6 marzo e l’altra a Treviso il 27 marzo.
Nel mese di maggio, a Vicenza, il VFS organizza un grande convegno contro il mondialismo capitalista al quale partecipano alcuni rappresentanti dell’ Associazione Uomo Libero e due parlamentari della Lega Nord.
Nel mese di luglio il VFS organizza il I° Veneto Summer Fest in cui suonano, per la prima volta in Italia, gli svedesi Ultima Thule.
Il 5 novembre il processo contro il VFS a Verona viene sospeso per il cambio del Collegio giudicante.
Il 13 novembre a Vicenza l’Associazione Culturale “Veneto Fronte Skinheads” organizza un convegno contro l’aggressione USA alla Serbia: tra i relatori partecipa l’ambasciatore serbo Dragos Kalajic.
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