Lonigo, 22 novembre 2023
Apprendiamo con sgomento quanto accaduto lo scorso sabato notte a Crépol, paesino nel sud della Francia a una settantina di chilometri dalla più nota Grenoble: una 15ina di “risorse” (dis)umane provenienti dalle banlieu si sono presentati al tradizionale “ballo d’inverno” locale “per pugnalare i bianchi”…questa terminologia non è di nostra invenzione, anche se così potrebbe sembrare, ma è ripresa quasi fedelmente dall’articolo de Il Giornale a firma di Andrea Indini che ne da notizia.
È incredibile come d’innanzi ad una follia omicida compiuta contro degli innocenti ancora si cerchi inutilmente di minimizzare l’accaduto, onde evitare di raccontare realmente come siano andati i fatti, arrivando persino a distorcere le reali motivazioni degli aggressori, spinti da vero e proprio “Razzismo anti bianco”, come loro stessi hanno affermato!
In tutta questa oscurità intellettuale ed intellettiva, brillano ancor di più le dichiarazioni rese a riguardo dal ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, che ha semplicemente parlato di “fallimento generale della nostra società” e della necessità di “ristabilire l’autorità ovunque”.
E mentre “l’arcobalenica” e petalosa società multirazziale si sgretola ogni giorno di più, risultano ancora più farlocchi i tentativi di puntellarla a suon di menzogne e mistificazioni da parte di una canea pro immigrazionista che masochisticamente gode nel vedere i propri connazionali accoltellati, le proprie figlie stuprate o uccise da orde di selvaggi che tutto vogliono tranne che integrarsi e rispettare gli usi e costumi (nonché le leggi talvolta) dei popoli che li ospitano.
La Francia non è un esempio isolato, in Svezia le rivalità razziali tra gang stanno sfociando sempre più in sparatorie e regolamenti di conti, che costano la vita anche a poveri innocenti, come avvenuto ad Uppsala dove a perdere la vita è stata un’insegnante di 24 anni.
Da 30 anni combattiamo il falso mito dell’immigrazione e critichiamo il marcescente modello della società cosmopolita e multietnica, proprio perché avevamo previsto quali ne sarebbero stati gli amari frutti e continueremo a farlo, in difesa della nostra Identità, della nostra gente, della nostra Tradizione e del nostro futuro di fieri italiani ed europei…piaccia o no, non deporremo mai la spada!
Ferocemente
Il portavoce
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